Meraviglie di Venezia nasce nell’ambito delle azioni di valorizzazione del patrimonio culturale veneziano realizzate con il Progetto strategico per la conoscenza e la fruibilità del patrimonio culturale condiviso – SHARED CULTURE, finanziato dal Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013.
La realizzazione di una campagna di catalogazione e digitalizzazione, nel triennio 2010-2012, ha offerto i presupposti scientifici per tradurre informazioni e conoscenze, generalmente riservate agli operatori del settore, in contenuti divulgativi e di facile consultazione accessibili a un ampio pubblico.
Si è trattato di un’impresa complessa, sviluppata nel corso di due anni, resa possibile dalla collaborazione dei numerosi enti coinvolti, dalla sinergia tra diverse strutture regionali, dalla partecipazione delle varie Istituzioni del territorio, soggetti tutti che hanno operato in una prospettiva comune di valorizzazione e di recupero del patrimonio culturale veneto.
A tutti il più vivo ringraziamento per aver consentito la realizzazione di questo progetto, che apre ai cittadini del mondo le porte di alcuni tra i più preziosi luoghi di Venezia, offrendo gli strumenti per visitare virtualmente e meglio conoscere uno straordinario patrimonio culturale.
Coordinamento generale dell’iniziativa:
Clara Peranetti
Comitato di consultazione per gli aspetti scientifici:
Irene Favaretto, Giulio Bodon, Diego Calaon
Comitato di consultazione per gli aspetti tecnici e amministrativi:
Pierluigi Artico, Giorgio Boller, Micol Pillon, Silvia Tricarico
Hanno collaborato:
Regione del Veneto: Settore Progetti strategici e politiche comunitarie: Clara Peranetti, Giorgio Boller, Silvia Tricarico; Sezione Beni Culturali: Pierluigi Artico, Giulio Bodon; Sezione Sistemi Informativi: Andrea Boer, Gaetano Monetti, Alex Danieli; Sezione Pianificazione Territoriale Strategica e Cartografia: Antonio Zampieri.
Si ringraziano gli enti depositari dei beni culturali, la cui collaborazione ha reso possibile il progetto:
Procuratoria di San Marco, Polo Museale del Veneto (ex Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare) - Museo Archeologico Nazionale e Museo di Palazzo Grimani e Biblioteca Nazionale Marciana.
In particolare:
Procuratoria di San Marco, Venezia: Mons. Antonio Meneguolo, Ettore Vio, Irene Favaretto, Maria Da Villa Urbani, Antonella Fumo, Paolo Gasparotto, Chiara Vian.
Polo Museale del Veneto: Daniele Ferrara, Giovanna Damiani, Michela Sediari, Giulio Manieri Elia, Fiorella Spadavecchia, Giorgio Bacovich e tutto il personale assistente alla vigilanza dei due Musei.
Biblioteca Nazionale Marciana: Maurizio Messina, Annalisa Bruni, Marcello Brusegan, e tutto il personale di vigilanza.
Un particolare ringraziamento a: Università Iuav di Venezia - Dipartimento di Architettura Costruzione Conservazione, Fondazione Musei Civici di Venezia, Comune di Venezia.
E a: Mattia Agnetti, Guido Biscontin, Fausta Bressani, Carlo Caineri, Francesco Ceselin, Maurizio De Gennaro, Maria Teresa De Gregorio, Marcella De Paoli, Tania Fabbian, Clinio Gretter, Francesco Guerra, Elena La Rocca, Chiara Mendolia, Rossella Riccato, Giovanna Slongo, Elvio Tasso, Camillo Tonini, Umberto Trivelloni, Sabrina Trovò.
Si ringraziano altresì la ditta esecutrice Space S.p.a., e, in particolare, il gruppo di Francesca Romana Conti, la restauratrice Corinna Mattiello e la catalogatrice Martina Minini.
Le traduzioni sono a carico della ditta Studio Moretto Group srl.
Note scientifiche
La ricostruzione della Tribuna di Palazzo Grimani si basa sul disegno di Federico Zuccari, conservato presso il British Museum a Londra (The British Museum, Department of Prints and Drawings, 2004, 07 29 5, in: Master Drawings and Oil Sketches, An Exhibition: New York (4-28 May 2004) – London (1-23 July 2004), presented by J.L.Baroni, Catalogue by S. Ongpin, New York-London 2004, n. 10) e costituisce, ad oggi, l’ipotesi più credibile per quanto riguarda la realtà del 1582, anno della visita di Zuccari a Palazzo Grimani (vedi I. Favaretto - M. De Paoli, La Tribuna ritrovata. Uno schizzo di Federico Zuccari con l’“Antiquario dell’Ill.Patriarca Grimani”, in «Eidola », 7, 2010, pp. 97-135). La consulenza scientifica per la ricostruzione è di Irene Favaretto; la ricostruzione 3D dell’ambiente della Tribuna Grimani è di Francesco Guerra (Università Iuav di Venezia - Dipartimento di Architettura Costruzione Conservazione).
La ricostruzione dello Statuario Pubblico della Serenissima si basa sui disegni eseguiti nel 1736 da Anton Maria Zanetti il Giovane e conservati presso la Biblioteca Nazionale Marciana, Cod. It. IV, 123 (10040) e Cod. It. IV, 65 (5068), (vedi Lo statuario pubblico della Serenissima: due secoli di collezionismo di antichità, 1596-1797, a cura di I. Favaretto, G.L. Ravagnan, Cittadella 1997).
Il Tesoro di San Marco è presentato secondo la catalogazione del 1971 (vedi H. Hahnloser, Il Tesoro e il Museo. Il tesoro di San Marco, Firenze 1971).
Referenze fotografiche
Le immagini degli “Oggetti Virtuali” e dei “Musei Ritrovati” sono utilizzate nell’ambito delle convenzioni tra Regione del Veneto, Procuratoria di San Marco, Polo Museale del Veneto e Biblioteca Nazionale Marciana.
L’immagine di sfondo della sezione “Musei Ritrovati”, Pianta-Veduta di Venezia di Gian Battista Arzenti, è utilizzata su gentile concessione della Fondazione Musei Civici di Venezia.
L’immagine di Oinochoe della collezione Grimani è utilizzata su gentile concessione del Szepmuveszeti Muzeum (Museum of Fine Arts) di Budapest.
Note tecniche
Il sito è ottimizzato per la visualizzazione con browser “Mozilla Firefox” o “Google Chrome”.
La ricostruzione virtuale degli oggetti è stata realizzata con tecnica fotografica, partendo da sequenze ordinate di immagini.
Eventuali imperfezioni della vista 3D nella statuaria dipendono da oggettive difficoltà di ripresa collegate all'impossibilità di movimentazione dei singoli capolavori oggi ospitati nella ricostruzione parziale dello Statuario nell'Antisala della Libreria Marciana e nel Museo Archeologico Nazionale di Venezia.
Le visite virtuali sono proposte con la prospettiva di visione che un visitatore avrebbe se si trovasse fisicamente nel luogo ricostruito.
Nel valutare la riproduzione delle statue, va tenuto presente che molte di esse sono state soggette a de-restauro nel corso del XX secolo.
Si è proceduto alla ricostruzione virtuale di alcune mensole e basi per le statue che ne erano prive.
Per approfondimenti sui beni vedi le schede del Catalogo regionale dei Beni Culturali (solo in italiano).