
A questa fase risale la prima notizia documentata sul Leone di San Marco, già ubicato sulla colonna di fronte al Molo, che riguarda la delibera del Maggior Consiglio del 1293, con la quale i veneziani decisero di aggiustare (aptari) il Leone. Le ali e le coda furono rifatte così come l'arto anteriore destro, le spalle e parte del torace.
Possiamo identificare l'iconografia del Leone nei numerosi dipinti che lo ritraggono a partire dal Cinquecento, come in La flotta Veneziana che si appresta a salpare dal Molo di San Marco contro il Barbarossa di Francesco Bassano il Giovane e il Bacino di San Marco e la chiesa di San Giorgio visti dalla Piazzetta del Canaletto.
Le ali appaiono in questi dipinti più vibranti e realistiche di quelle attuali, con le piume separate le une dalle altre.
Le parti più significative attribuite a questa fase tuttora riconoscibili sono la zampa posteriore destra, parte del petto e della spalla dell'anteriore destro e il ciuffo della coda.